Uniamo le forze: creiamo la banca del cibo”

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA MARITTIMA 12 set­tem­bre 2015 — Nel nos­tro Comune sem­pre più famiglie si trovano in dif­fi­coltà, a volte avere un pas­to cal­do diven­ta un mirag­gio. Il cibo, così come l’ac­qua, è un bene pri­mario e impre­scindibile per la dig­nità umana, pen­sate che siamo in sei mil­iar­di su questo piane­ta e pro­du­ci­amo cibo per dod­i­ci mil­iar­di di per­sone! Ogni giorno solo in Italia ven­gono but­tate più di quat­tro­mi­la ton­nel­late di cibo, in Europa cinquan­tami­la. Questo men­tre 17 mila bam­bi­ni muoiono ogni giorno di fame. Insosteni­bile è dire poco.
Tenen­do con­to che le risorse comu­ni­tarie di finanzi­a­men­to dei banchi ali­men­ta­ri sono pres­soché esaurite, cre­di­amo che sia cor­ret­to intrapren­dere delle politiche volte a con­sid­er­are le ecce­den­ze ali­men­ta­ri non uno spre­co ma una risor­sa al fine di ridurre i dis­a­gi delle fasce eco­nomi­ca­mente più deboli.
A Ven­tu­ri­na Terme, l’Auser e la Car­i­tas, aiu­tano decine di per­sone anche con la dis­tribuzione dei pac­chi ali­men­ta­ri (prove­ni­en­ti da grande dis­tribuzioni e con­sorzi agri­coli) e di pasti cal­di, ma al momen­to sono in grossa dif­fi­coltà pro­prio per la man­can­za di volon­tari e di pos­si­bil­ità finanziarie.
Tale man­can­za di risorse e di volon­tari può essere com­bat­tuta tramite la rac­col­ta e la redis­tribuzione dei generi ali­men­ta­ri non idonei alla com­mer­cial­iz­zazione ma com­mestibili o dei pasti non servi­ti dagli eser­cizi di ris­torazione autor­iz­za­ti può essere uno stru­men­to sup­ple­ti­vo alle poche risorse finanziarie.
Inoltre il coin­vol­gi­men­to del­la Con­sul­ta del Sociale e del­la Con­sul­ta Cul­tur­ale potrebbe com­pen­sare la penuria di risorse umane utili a coprire le tante richi­este di aiu­to sociale, insieme all’impiego dei migranti e di disoccupati/cassintegrati, in con­for­mità ai det­ta­mi dei rispet­tivi ban­di region­ali dei lavori social­mente utili. Cre­di­amo che tale impeg­no pos­sa sop­perire alla man­can­za di man­od­opera, creare un cir­co­lo vir­tu­oso di aiu­to fra cit­ta­di­ni ed ospi­ti, all’in­ter­no di un prog­et­to di con­viven­za social­mente utile affinchè nes­suno deb­ba rimanere indi­etro.
Noi vogliamo andare oltre, pro­po­nen­do all’am­min­is­trazione la creazione, di un prog­et­to di Ban­ca del cibo, una rete fra le asso­ci­azioni oper­an­ti nel set­tore sociale, ris­toran­ti, grande dis­tribuzione, con­sorzi e aziende agri­cole, cit­ta­di­ni e migranti imp­ie­gati nei lavori social­mente utili. Al fine di unire le forze per isti­tuire un sis­tema effi­ciente e fun­zionale, riducen­do così lo spre­co del cibo e aiu­tan­do i cit­ta­di­ni più deboli con spir­i­to di comu­nità per­chè nes­suno si sal­va da solo.
Come Movi­men­to 5 Stelle Campiglia Marit­ti­ma abbi­amo pre­sen­ta­to una mozione che ver­rà dis­cus­sa nel prossi­mo con­siglio comu­nale, ricor­dan­do che tale argo­men­to era già sta­to trat­ta­to nel­la terza com­mis­sione, dove tutte le forze politiche pre­sen­ti era­no mod­er­ata­mente con­cor­di.
A tal propos­i­to invi­ti­amo tut­ti i cit­ta­di­ni a parte­ci­pare il (decidi­amo ora, data e luo­go) all’assem­blea pub­bli­ca “Ban­ca del cibo: un grande prog­et­to per ridurre gli sprechi e aiutare i più deboli”.

Movi­men­to cinque stelle Campiglia

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