Unire il centrodestra per una svolta a Piombino
PIOMBINO 9 novembre 2017 — Le elezioni regionali in Sicilia hanno confermato che il centrodestra unito è tornato ad essere fortemente competitivo, soprattutto a fronte della netta affermazione della componente moderata che fa riferimento al Partito Popolare Europeo. La crisi del centrosinistra, con le tensioni al suo interno fra le differenti componenti, è sempre più pesante. Ormai anche le tradizionali roccaforti rosse stanno perdendo consenso. Gli esempi di Pistoia e Sesto San Giovanni sono lampanti. È opportuno che si apra una discussione anche su Piombino, soprattutto dopo le vicissitudini che ne hanno profondamente compromesso tutto il sistema economico e sociale. Purtroppo le amministrazioni piombinesi degli ultimi anni hanno perseguito progetti irrealizzabili, credendo e facendo credere che la politica potesse mettere una pezza a tutto: ovviamente così non è stato. Ultimo atto la vicenda industriale, che ha messo a nudo l’incapacità di un sistema intero, ancorato a metodi e visioni del secolo scorso superate da tempo. Un fallimento generale che ha nomi e cognomi. I responsabili difficilmente rinunceranno al potere autoreferenziale e consociativo che ha caratterizzato il loro impegno politico, nonostante fortemente compromesso e ridotto ai minimi termini. Serve una svolta amministrativa vera, con un profilo nuovo, civico e liberale, attingendo a quelle risorse della società civile, libere ed indipendenti dai sistemi locali consolidati, che da sempre sono vicine all’area moderata e di centrodestra. Fra meno di due anni ci saranno le elezioni amministrative; non c’è tempo da perdere. Deve essere messa in campo una proposta qualificata ed alternativa che porti ad un cambiamento radicale questo territorio, tirandolo fuori dalla palude in cui è stato lentamente condotto. Mai come oggi potrebbero esserci le condizioni perche dopo settanta anni di monolitismo politico ciò avvenga. È opportuno attrezzarsi per arrivare in modo organizzato alle ammnistrative del 2018 con un programma serio, realizzabile e che abbia un orizzonte temporale di lungo termine: chi è disponibile batta un colpo. Noi nel nostro piccolo siamo pronti a dare un contributo. Nelle amministrative prossime potrebbe profilarsi concretamente l’ipotesi di un ballotaggio con l’eventualità di aprire scenari fino a qualche anno fa impensabili.
Luigi Coppola
Segretario Provinciale UDC Livorno
Massimo Aurioso
Coordinatore UDC Piombino Val di Cornia