La proroga all’Enpa e il progetto esecutivo
Viene prorogato fino al 31 dicembre 2017 dalla Giunta comunale il contratto con l’Enpa per il servizio accalappiatura cani vaganti e il coordinamento colonie feline censite in area pubblica ma si aggiungono le operazioni di trasferimento e mantenimento dei cani presso un’ altra struttura. Già l’Enpa aveva la gestione del canile comunale, del servizio accalappiatura cani vaganti, la gestione e il coordinamento delle colonie feline censite in area pubblica ma si era dichiarata disponibile a “ ricondurli in altre strutture accreditate o di avvalersi di forme alternative quali l’affido temporaneo facendo comunque presente che le operazioni non potranno essere concluse prima della fine del mese di luglio”.
Non c’è aumento di costi per questo nuovo servizio e dunque per i sei mesi il Comune spende 44.750 euro.
Il Comune di Piombino approva in consiglio comunale il “progetto esecutivo dei lavori di realizzazione dell’opera pubblica denominata “Canile minimo” a Montegemoli cioè un canile rifugio per 45 cani. Costo dell’opera 600mila euro di cui 460mila per le opere, 140mila per somme a disposizione dell’amministrazione comprendenti Iva, lavori in economia, imprevisti, ecc..
Il consiglio comunale approva una variazione di assestamento generale bilancio di previsione 2017 nella quale, nella parte investimenti compare una tabella nella quale si dice che “Al fine di finanziare nuove opere, saranno utilizzati importi residui di mutui accesi e non riscossi richiedendo a Cassa epositi e prestiti il diverso utilizzo”. La nuova opera è il canile minimo e i residui di mutui ai quali si rinuncia sono:
Nella stessa delibera nel Piano triennale delle opere pubbliche compare per il nuovo canile municipale una cifra diversa esattamente 500.000 euro, evidentemente la fretta è cattiva consigliera.