Uno scempio nell’area verde dietro la Rocca

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pervenuta in redazione

SUVERETO 14 luglio 2018 — Suvere­to, oltre alle stu­pende bellezze storiche e architet­toniche del bor­go, gode di spazi ver­di adi­a­cen­ti che rap­p­re­sen­tano un pat­ri­mo­nio ambi­en­tale ines­tima­bile cos­ti­tu­ito da pianta­gioni di olivi sec­o­lari che mer­i­tano una sal­va­guardia e l’im­peg­no per un miglio­ra­men­to del­la fruibil­ità da parte di cit­ta­di­ni e tur­isti.
Ci rife­ri­amo all’ampia area verde dietro la Roc­ca dove da giorni è sta­to com­pi­u­to uno scem­pio.
Pro­prio per la sua carat­ter­is­ti­ca ambi­en­tale era­no sta­ti mes­si in atto, dalle prece­den­ti ammin­is­trazioni, inter­ven­ti di  sis­temazione  come la recinzione con  pal­iz­zate di leg­no, alcune soste pic­nic, l’il­lu­mi­nazione del­la stra­da cir­costante e un pro­gram­ma di sfal­ci peri­od­i­ci dell’erba per una migliore uti­liz­zazione e mes­sa in sicurez­za.
Negli ulti­mi anni abbi­amo assis­ti­to ad un  abban­dono e degra­do des­olante, nonos­tante dagli atti sia sta­to stip­u­la­to un  incar­i­co pluri­an­nuale per il suo man­ten­i­men­to.  Ulivi sec­o­lari che invece di essere sta­ti potati per esaltare le bellezze e carat­ter­is­tiche tipiche delle piante e di par­co han­no subito delle vere e pro­prie muti­lazioni. Si pote­va inter­venire con pic­coli inter­ven­ti di potatu­ra mira­ta ed avrem­mo potu­to recu­per­are dal degra­do l’in­tera olive­ta, ren­den­dola nuo­va­mente usufruibile per i cit­ta­di­ni ed i tur­isti di Suvere­to.
Invece sono sta­ti ese­gui­ti inter­ven­ti com­ple­ta­mente fuori peri­o­do che pos­sono met­tere a ris­chio la soprav­viven­za del­la stes­sa pianta e sono sta­ti abban­do­nati enor­mi quan­tità di resti di potatu­ra nell’area o addirit­tura get­tati sul­la recinzione in pal­iz­za­ta, cau­san­dole dan­no o peg­gio­ra­men­to del­lo sta­to in alcu­ni trat­ti già avvenu­to a causa delle intem­perie o per atti van­dali­ci, che anche qui  l’am­min­is­trazione comu­nale non si è mai pre­oc­cu­pa­ta di portare un min­i­mo inter­ven­to di ripristi­no e manuten­zione com­p­lessi­va.
Oggi quel­l’area è espos­ta ad un alto ris­chio d’incendio, ma nonos­tante siano trascorse alcune set­ti­mane tut­to tace nel­la piena indif­feren­za.
Siamo pro­prio scon­cer­tati nel vedere come ques­ta pub­bli­ca ammin­is­trazione gestisce il pro­prio ter­ri­to­rio e il  pro­prio verde pub­bli­co: assen­za di  pro­gram­mazione e com­pe­ten­za, agen­do solo di improvvisazione e affi­dan­dosi, come si può ben vedere,  a dilet­tan­ti.
Si ricor­da inoltre che la sud­det­ta area è attra­ver­sa­ta da una stra­da che rap­p­re­sen­ta l’unico acces­so carra­bile  per por­ta­tori di hand­i­cap alla sec­o­lare Roc­ca Aldo­bran­desca, ma al momen­to è chiusa e non è acces­si­bile.
Come del resto, vari tur­isti in questi ulti­mi anni si sono dovu­ti abit­u­are a trovare chiu­so, più volte, anche l’ac­ces­so pedonale, doven­do così rin­un­cia­re a vis­itare la nos­tra Roc­ca.
I fat­ti dimostra­no  non solo l’incapacità ammin­is­tra­ti­va ma anche l’assenza totale di atten­zione cul­tur­ale e ambi­en­tale che ques­ta ammin­is­trazione por­ta in seno.
Men­tre con­dan­ni­amo l’at­to, siamo a chiedere all’am­min­is­trazione Par­o­di un inter­ven­to urgente di mes­sa in sicurez­za del­l’area e di imme­di­a­to ripristi­no delle par­ti dan­neg­giate.

Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co ‑Cir­co­lo Nor­ma Par­en­ti- Suvere­to

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