Usura e criminalità in Val di Cornia

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 27 mar­zo 2015 — Il recente arresto a Dono­rati­co con trasfer­i­men­to in carcere a Pisa di Michelan­ge­lo Fedele a causa del­la sua pros­e­cuzione nel com­met­tere i gravi reati di cui è accusato, usura in prim­is, richiedono, a questo pun­to, una fer­ma pre­sa di posizione dei cit­ta­di­ni e delle loro forme asso­cia­tive (par­ti­ti, sin­da­cati, comi­tati, asso­ci­azioni, comu­nità) a dife­sa del­la Legal­ità, delle vit­time del­la crim­i­nal­ità, del­la con­viven­za civile e demo­c­ra­t­i­ca.
Nel riaf­fer­mare il nos­tro sosteg­no all’­op­er­a­to delle Forze del­l’Or­dine e del­la Mag­i­s­tratu­ra rite­ni­amo impor­tante rib­adire che i fenomeni crim­i­nali che, purtrop­po, da tan­ti anni si sono man­i­fes­ta­ti nei nos­tri ter­ri­tori, fino ad inquinare impor­tan­ti set­tori eco­nomi­ci (come quel­lo immo­bil­iare), fino a con­dizionarne altri (con lo sfrut­ta­men­to del­la mano d’opera degli immi­grati in agri­coltura), sono fenomeni che devono essere com­bat­tuti e non devono più trovare ter­reno fer­tile nel quale insin­uar­si.
Per fare ciò occorre, in pri­mo luo­go, che ognuno, nel suo lavoro, nel suo ruo­lo pub­bli­co, nelle sue attiv­ità impren­di­to­ri­ali, pren­da esplici­ta­mente e conc­re­ta­mente le dis­tanze da fenomeni come quel­li perse­gui­ti dal­la Mag­i­s­tratu­ra.
Rite­ni­amo fon­da­men­tale che le attiv­ità eco­nomiche, finanziarie e impren­di­to­ri­ali si svol­gano nel rispet­to delle leg­gi e delle regole, resp­in­gen­do qual­si­asi ten­ta­ti­vo di infil­trazione, così come è impor­tante che gli enti pub­bli­ci svol­gano fino in fon­do il loro ruo­lo di ind­i­riz­zo e di con­trol­lo delle moltepli­ci attiv­ità pre­sen­ti e attive nel ter­ri­to­rio.
Cre­di­amo che questi impeg­ni deb­bano valere non in un solo Comune, ma in tut­ti quel­li che sono inter­es­sati dai reati emer­si dalle indagi­ni dei PM livor­ne­si.
Le dimen­sioni e l’e­volver­si di ques­ta vicen­da, carat­ter­iz­za­ta da un per­ver­so intrec­cio tra attiv­ità legali e ille­gali, non può non far pen­sare all’e­sisten­za di una zona gri­gia nel­la quale Fedele ha potu­to con­tare su com­plic­ità e silen­zi che gli han­no per­me­s­so di gestire indis­tur­ba­to gli inter­es­si immo­bil­iari e finanziari dietro ai quali si cela­vano veri e pro­pri cri­m­i­ni.
Chiedi­amo che si fac­cia sen­tire chiara e forte la voce delle Isti­tuzioni con­tro questi fenomeni e le even­tu­ali com­plic­ità, in sosteg­no delle vit­time di questi odiosi reati, che non si devono sen­tire abban­do­nate a se stesse, nel­la dis­per­azione e nel­la ver­gogna, per aiu­tar­li a trovare la forza per denun­cia­re ciò che han­no sub­ì­to sen­za essere sot­to­posti ad ulte­ri­ori ricat­ti!
Van­no allargate le azioni per sot­trarre ter­reno all’usura in tutte le direzioni, come sta avve­nen­do anche con il “micro presti­to sociale” del­la Regione Toscana e con gli Sportel­li Pre­ven­zione Usura di San Vin­cen­zo e Castag­ne­to Car­duc­ci.
Purtrop­po in Toscana le mafie agis­cono, sta a noi tut­ti con­trastar­le, a tut­ti i liv­el­li.

LIBERA, Pre­sidio “Rossel­la Casi­ni” Castag­ne­to C.cci/San Vin­cen­zo
ANPI, sezioni di Castag­ne­to Car­duc­ci e San Vin­cen­zo
AUSER di Dono­rati­co
Asso­ci­azione IAIA
Comi­ta­to Soci Coop Ceci­na-Dono­rati­co
Cen­tro di Sol­i­da­ri­età “Mon­i­ca C.”
Legam­bi­ente Cos­ta Etr­usca
Tribù vocale “Patch­world”
San Car­lo 1927
Asso­ci­azione “Onda Cre­ati­va”

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