Varco attivo o varco non attivo? Questo è il problema!

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CAMPIGLIA 17 luglio 2017 — Nel 2002 il Min­is­tero del­la Fun­zione Pub­bli­ca pub­bli­ca­va una diret­ti­va per con­tribuire alla sem­pli­fi­cazione del lin­guag­gio usato dalle pub­bliche ammin­is­trazioni nei loro scrit­ti.
Il prog­et­to del Min­is­tero, com­ple­ta­mente igno­ra­to da tut­ta la buro­crazia, por­ta­va anche vari esem­pi di come ci si dove­va esprimere per far­si capire dai cit­ta­di­ni, anche da quel­li che non han­no potu­to fre­quentare a lun­go la scuo­la e, direm­mo oggi, anche da quelle per­sone, dai rifu­giati ai tur­isti stranieri, che conoscono poco la nos­tra lin­gua.
Anche quest’an­no a Campiglia con l’inizio del­la sta­gione tur­is­ti­ca, è rien­tra­ta in fun­zione la seg­nalet­i­ca lumi­nosa che indi­ca se si può o meno pas­sare attra­ver­so il cen­tro stori­co.
L’or­mai “famosa” scrit­ta “VARCO ATTIVO” “VARCO NON ATTIVO”, per­me­t­terà al Comune di incas­sare anche nel 2017 un sac­co di sol­di gra­zie all’u­ti­liz­zo di parole estra­nee al lin­guag­gio comune e, soprat­tut­to, errate, dato che var­co vuol dire pas­sag­gio e che quin­di con­trad­di­cono tutte le indi­cazioni e i sug­ger­i­men­ti del­la diret­ti­va min­is­te­ri­ale del 2002.
L’am­min­is­trazione comu­nale e la polizia munic­i­pale han­no costru­ito una vera trap­po­la acchi­ap­pac­itrul­li fat­ta non tan­to per fare capire quan­do si può pas­sare o meno dal cen­tro, quan­to per met­tere le mani nelle tasche dei cit­ta­di­ni e dei vis­i­ta­tori ital­iani e stranieri che non conoscono le innu­merevoli sfac­cettature del buro­cratese.
Alle numerose proteste del­l’an­no pas­sato non è segui­to nul­la se non la rispos­ta che anche in altri Comu­ni si uti­liz­za la stes­sa seg­nalet­i­ca. Scusa ridi­co­la per­ché seguire l’e­sem­pio di quelle capre tan­to citate dal Sgar­bi, non solo vuole dire essere altret­tan­to capre, ma anche non sapere, o non vol­ere, scegliere tra i tan­ti esem­pi quel­li più com­pren­si­bili ai cit­ta­di­ni.
Il Comi­ta­to per Campiglia chiede nel­lo speci­fi­co la mod­i­fi­ca del­la seg­nalet­i­ca in ques­tione che è ambigua, filo­logi­ca­mente sbagli­a­ta e par­tori­ta da qualche buro­crate che non conosce la lin­gua ital­iana e che a tut­to si inter­es­sa fuorché a lavo­rare per i cit­ta­di­ni dei quali è servi­tore in quan­to servi­tore del­lo Sta­to.
Più in gen­erale il Comi­ta­to chiede che gli ind­i­rizzi min­is­te­ri­ali siano adot­tati in maniera sostanziale in tut­ti gli atti del Comune, mag­a­ri obbli­gan­do imp­ie­gati, fun­zionari, diri­gen­ti e ammin­is­tra­tori a seguire tra i tan­ti cor­si di aggior­na­men­to, uno speci­fi­co sul­la sem­pli­fi­cazione del lin­guag­gio.
Siamo sicuri che ques­ta richi­es­ta non sarà sod­dis­fat­ta e anzi si con­tin­uerà a par­lare e scri­vere stra­no anche sulle nuove seg­naletiche promesse dal Comune, per la sem­plice ragione che il con­cet­to di polit­i­ca degli attuali ammin­is­tra­tori è dire sem­pre NO alle critiche, spe­cial­mente se sono giuste, delle oppo­sizioni e dei non allineati, per­ché chi è al potere non sbaglia mai.
Già che ci siamo, ci piac­erebbe sapere quan­to il Comune ha incas­sato nel 2016 e nel 2015 e ci piac­erebbe avere una rispos­ta a una doman­da già fat­ta da tem­po, per conoscere pun­to per pun­to come sono sta­ti spe­si questi sol­di .

Comi­ta­to per Campiglia

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