Variante ex Comer: ennesima offesa all’intelligenza

· Inserito in Spazio aperto

CAMPIGLIA MARITTIMA 11 aprile 2019 — La mag­gio­ran­za PD di Campiglia non ha accolto l’invito a las­cia­re al Con­siglio Comu­nale che uscirà dalle elezioni del 26 mag­gio la deci­sione finale sul­la vari­ante ex Com­er. Pote­va far­lo, anzi dove­va, per­ché il Testo Uni­co degli enti locali prevede che “I con­sigli dura­no in car­i­ca sino all’elezione dei nuovi, lim­i­tan­dosi, dopo la pub­bli­cazione del decre­to di indizione dei comizi elet­torali, ad adottare gli atti urgen­ti e impro­ro­ga­bili”. Il decre­to gov­er­na­ti­vo di indizione dei comizi elet­torali è sta­to emana­to il 20 mar­zo e pub­bli­ca­to il 26 sul­la Gazzetta uffi­ciale. Dunque dal 26 di mar­zo il Con­siglio Comu­nale non avrebbe più dovu­to delib­er­are su argo­men­ti come la vari­ante ex Com­er. La mag­gio­ran­za, con un inter­pre­tazione giuridi­ca purtrop­po larga­mente prat­i­ca­ta, ha deciso che l’indizione dei comizi elet­torali decorre dall’11 aprile, cioè da oggi, dopo che ieri si è svolto l’ultimo Con­siglio Comu­nale utile. Per fare cosa? Per approvare una vari­ante che con­sente la costruzione di un’altra grande strut­tura com­mer­ciale di oltre 1.300 metri qua­drati all’ingresso nord di Ven­tu­ri­na. Una strut­tura di cui non c’era bisog­no in asso­lu­to, per­ché molte delle attiv­ità com­mer­ciali lun­go la vec­chia Aure­lia sono da tem­po in sof­feren­za, e in par­ti­co­lare in quel­la zona per­ché è la cerniera tra il par­co ter­male a monte e i laghet­ti del­la Tufa­ia a valle. Quel ter­ri­to­rio anda­va piani­fi­ca­to e val­oriz­za­to uni­tari­a­mente con una visione com­p­lessi­va ed organ­i­ca. Cosa che avreb­bero dovu­to fare già dal 2016, dopo la sca­den­za del Rego­la­men­to Urban­is­ti­co approva­to nel 2011 che è sta­to un totale fal­li­men­to. Basti ricor­dare che dei 387 nuovi allog­gi pre­visti nel 2011 ne sono sta­ti real­iz­za­ti 9. Non lo ha fat­to, las­cian­do irrisolti bisog­ni e des­ti­ni di tante aree urbane degra­date, pref­er­en­do affrontare un solo caso, non cer­to l’unico e il più urgente. L’ultima argo­men­tazione di ieri è sta­ta che l’ex Com­er ave­va già una des­ti­nazione com­mer­ciale e che con la vari­ante approva­ta non cam­bia nul­la. Il grup­po del Comune dei Cit­ta­di­ni, uni­ca oppo­sizione ieri in aula, con­sid­era ques­ta moti­vazione come l’ennesima offe­sa all’intelligenza dei cit­ta­di­ni. Se non c’era bisog­no di nul­la, per­ché han­no fat­to una vari­ante al Rego­la­men­to Urban­is­ti­co per l’ex Com­er nell’ultimo giorno utile di vita del Con­siglio Comu­nale, forzan­do per­al­tro su leg­gi e buon sen­so? La rispos­ta la las­ci­amo ai cit­ta­di­ni che il 26 mag­gio avran­no la pos­si­bil­ità di esprimer­si diret­ta­mente con il voto.

Nic­colò Pini e Lucil­la Buc­cianti del grup­po con­sil­iare del “Comune dei Cit­ta­di­ni”

 

Commenta il post