Variante Poggio all’Agnello: manca il numero legale

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PIOMBINO 12 dicem­bre 2016 — Sospe­so il con­siglio comu­nale durante la dis­cus­sione sul­la delib­era di adozione del­la vari­ante per il com­p­lesso ricetti­vo di Pog­gio all’Agnello, pro­pos­ta e pre­sen­ta­ta dal­l’asses­sore all’ur­ban­is­ti­ca Car­la Maestri­ni. Dopo la pre­sen­tazione del­l’asses­sore Maestri­ni e gli inter­ven­ti delle forze politiche di oppo­sizione, le stesse oppo­sizioni (Movi­men­to 5 Stelle, Rifon­dazione Comu­nista, Fer­rari sin­da­co Forza Italia, “Ascol­ta Piom­bi­no”, “Un’al­tra Piom­bi­no”) sono uscite dal­l’aula al momen­to del­l’in­ter­ven­to di Bruna Geri, con­sigliera del PD, facen­do man­care il numero legale durante la dis­cus­sione. Nel­l’aula sono rimasti infat­ti solo 12 con­siglieri del PD (per avere il numero legale sareb­bero sta­ti nec­es­sari 13 con­siglieri), dal momen­to che anche Mar­co Mosci “Sin­is­tra per Piom­bi­no”, ave­va abban­do­na­to il con­siglio quar­an­ta minu­ti pri­ma.
Il pres­i­dente del con­siglio Ange­lo Trot­ta ha con­sul­ta­to i con­siglieri scru­ta­tori di mag­gio­ran­za e di mino­ran­za che han­no deciso di inter­rompere il con­siglio comu­nale preve­den­do una nuo­va con­vo­cazione per il 16 dicem­bre.
Come ave­va spie­ga­to nel­la sua pre­sen­tazione l’asses­sore Maestri­ni, la delib­era di adozione avrebbe accolto la richi­es­ta del­la soci­età “Immo­bil­iare milanese”, pro­pri­etaria del com­p­lesso ricetti­vo di Pog­gio all’Ag­nel­lo, di muta­men­to d’uso parziale del­la strut­tura con la real­iz­zazione di 108 appar­ta­men­ti per una porzione cor­rispon­dente al 40% cir­ca del­la super­fi­cie com­p­lessi­va.
La strut­tura, un com­p­lesso agri­co­lo di gran­di dimen­sioni recu­per­a­to e ristrut­tura­to in anni recen­ti e avvi­a­to all’at­tiv­ità tur­is­ti­ca nel 2011, è attual­mente for­ma­to da 202 unità e offre 711 posti let­to. L’in­ter­ven­to di ricon­ver­sione fun­zionale del com­p­lesso è sta­to real­iz­za­to con un inves­ti­men­to di 45 mil­ioni di euro da parte del­la soci­età immo­bil­iare Milanese 2006 srl e prevede­va esclu­si­va­mente fun­zioni ricettive.
“La richi­es­ta è fon­da­ta soprat­tut­to su moti­vazioni di ordine eco­nom­i­co (perdite ges­tion­ali notevoli dopo cir­ca 5 anni di eser­cizio da parte del­la soci­età) con una situ­azione finanziaria defici­taria – ave­va spie­ga­to l’asses­sore Maestri­ni — La soci­età ha pro­pos­to all’amministrazione di man­tenere atti­va la strut­tura attra­ver­so la trasfor­mazione di una parte del­la R.T.A. in unità abi­ta­tive da des­ti­nar­si alla ven­di­ta, al fine di recu­per­are nuove risorse finanziarie nec­es­sarie alla pros­e­cuzione dell’attività di ges­tione del com­p­lesso tur­is­ti­co e dei liv­el­li occu­pazion­ali”
“Una richi­es­ta giu­di­ca­ta in lin­ea anche con le pos­si­bil­ità che saran­no offerte dalle nuo­va pro­pos­ta regionale sul tur­is­mo – ave­va spec­i­fi­ca­to l’asses­sore ‑che prevede la real­iz­zazione di “Cond­ho­tel”, forme par­ti­co­lari di pro­pri­età dove il gestore di una strut­tura alberghiera può vendere ai pri­vati pic­coli appar­ta­men­ti all’in­ter­no del­la strut­tura stes­sa, per des­ti­narli a uso tur­is­ti­co.”
La vari­ante inoltre segue un iter sem­pli­fi­ca­to – con un tem­po di pub­bli­cazione sul Burt pari a 30 giorni e non più a 60 per le novità leg­isla­tive introdotte recen­te­mente dal­la Regione Toscana, tese a snel­lire i pro­ced­i­men­ti degli inter­ven­ti di minore entità, come in questo caso, che non preve­dono aumen­ti di vol­ume, non inci­dono sul dimen­sion­a­men­to del Piano strut­turale e sono col­lo­cati all’in­ter­no del ter­ri­to­rio urban­iz­za­to”.
Il dibat­ti­to che si è svilup­pa­to di segui­to tra le fila delle oppo­sizioni ha evi­den­zi­a­to molte crit­ic­ità ed ele­men­ti di con­trasto, già emer­si anche nel­la prece­dente dis­cus­sione in con­siglio del giug­no scor­so, al momen­to del­l’avvio del pro­ced­i­men­to. Le oppo­sizioni han­no par­la­to infat­ti in gen­erale del­la man­can­za di una visione strate­gi­ca e gen­erale sul­lo svilup­po tur­is­ti­co da parte del­l’am­min­is­trazione, del ruo­lo gio­ca­to in ques­ta vicen­da dal con­tenzioso nei con­fron­ti del Comune per la man­ca­ta attuazione del­la pre­vi­sione con­ven­zionale di con­ces­sione di una spi­ag­gia attrez­za­ta nel gol­fo di Barat­ti a servizio del com­p­lesso ricetti­vo, del fat­to che il provved­i­men­to cos­ti­tu­is­ca un prece­dente peri­coloso che può essere impug­na­to anche da altre aziende, ceden­do a un ricat­to occu­pazionale e dei dub­bi sul­la reale crisi attra­ver­sa­ta dall’”Immobiliare milanese”. Sul­la base di questi e altri argo­men­ti, han­no abban­do­na­to l’aula in seg­no di protes­ta impe­den­do l’ap­provazione del­l’at­to che ver­rà nuo­va­mente ripro­pos­to ven­erdì 16 prossi­mo.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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