Vendita opere del proprio ingegno
CAMPIGLIA 2 novembre 2015 — Tante sono le leggi da osservare e il rischio di incorrere in sanzioni è sempre dietro l’angolo. Gioverà allacciare dei rapporti sereni col territorio e costruirsi una credibilità con le persone che lo vivono, evitando che si formino rivalità, invidie, antipatie personali. Lasciare sempre un bel ricordo di sé ovunque si vada è presupposto indispensabile a potervi ritornare. Si possono vendere oggetti di propria creazione, intesi come opere dell’ingegno creativo conseguiti nell’esercizio per un’azienda commerciale, senza necessità di un’autorizzazione amministrativa e senza l’obbligo di rilasciare uno scontrino. Per opere dell´ingegno di carattere creativo si intendono tutte le opere, non riprodotte in serie, di provenienza propria non classificabili come opere d’arte. Opere di ingegno e di alte prestazioni. Un prodotto copiato oggi è come un poster di un quadro di Michelangelo. Essere autocostruttori significa diventare progettisti e non copiare quello che fanno gli altri. Certo si parte dal loro lavoro. Studiando tutto quello che c’è da sapere. Poi si parte facendo quando è alla nostra portata. Senza pretendere di essere un Michelangelo o un Leonardo. Il M5S Campiglia Marittima, sostiene che dotarsi di un registro e di un regolamento per gli operatori del proprio ingegno (Opi) dia il via libera al riconoscimento formale di chi vive del lavoro realizzato esclusivamente con le proprie mani. Un tempo li avremmo chiamati artigiani. Gli opi, invece, sono piccoli produttori manuali che si richiamano sia a tecniche tradizionali come gli orafi o gli argentieri sia a nuove espressioni di creatività, come chi ricicla copertoni o altri materiali di scarto per farne oggetti ornamentali. Se la nostra mozione,venisse approvata, diventerebbe anche un’occasione per offrire un incentivo per i giovani che non trovano occupazione, una sorta di ammortizzatore sociale per chi non riesce ad arrivare a fine mese e un presidio che contribuirebbe ad animare le strade del nostro Comune. Questa proposta ha come primario obiettivo la tutela ed il riconoscimento del valore culturale etico e sociale che il lavoro dei produttori creativi svolge promuovendo la cultura della manualità, dell’originalità dei prodotti, delle conoscenze e dei saperi dell’artigianato di tradizione in contrapposizione alle produzioni standardizzate e seriali del mercato globalizzato. Potrebbe rivelarsi interessante sul piano turistico con l’indicazione di percorsi ad hoc accompagnati dall’esposizione di questi prodotti artigianali. Riflessi positivi potrebbero arrivare anche sul turismo, nelle classiche bancarelle in cui un turista cerca i souvenir da portare a casa si trova un po’ di tutto e spesso la qualità è molto bassa. Alzare la qualità sia delle materie che della lavorazione potrebbe essere positivamente attrattivo per tutti, magari con la dimostrazione in loco delle varie fasi di lavorazione dei prodotti che alcuni operatori sono in grado di offrire durante le esposizioni.
I consiglieri portavoce del M5S Campiglia Marittima
Daniele Fioretti
Chesi Cristina