Venga resa pubblica la lettera di Calenda a Rebrab
PIOMBINO 22 aprile 2017 — L’incontro del 19 al Mise si è concluso sostanzialmente con un bilancio negativo per i lavoratori. A parte un sostanziale mutamento di clima nessun risultato concreto è stato ottenuto.
L’atteggiamento di Rebrab, che ancora una volta si è presentato con bolle di fumo, ha spiazzato tutti. Nessuno ha saputo più cosa fare e il ministro Calenda è stato costretto a fare la faccia dura e a minacciare la rottura di contratto, inviando una lettera di messa in mora.
I sindacati FIM, FIOM, UILM e UGL sono usciti frastornati dalla riunione e si sono limitati (lo abbiamo visto tutti nei vari programmi TV) ad un breve racconto dell’andamento dell’incontro, senza nessuna valutazione per il futuro, senza neppure fare l’assemblea che pure avevano promesso, addirittura senza fissare un incontro con i lavoratori. Speravano forse che Rebrab arrivasse con i famosi 25 milioni del circolante e con la promessa di accettare la proroga della legge Marzano per altri 2 anni? In modo da poter sbandierare un’ulteriore vittoria, visto che luglio si allontanava? Non lo sappiamo e speriamo di no, ma le loro dichiarazioni precedenti all’incontro ce lo hanno fatto dubitare. Così come ce lo ha fatto dubitare il continuo spauracchio, sempre sventolatoci, sui rischi di un contenzioso legale: rischi che ci sono sicuramente.
Oggi riteniamo che sia necessario:
- che venga fatta al più presto una assemblea aperta a tutti; assemblea informativa, ma anche decisionale sulle strategie da mettere in campo nell’immediato futuro;
- che venga reso noto il testo della lettera di messa in mora che il Ministro Calenda ha inviato a Rebrab;
- che l’amministrazione comunale acquisisca e renda pubblici il contratto di vendita e gli allegati allo stesso, rispettando una decisione del consiglio comunale assunta all’unanimità.
Noi sosteniamo da tempo, e continuiamo a sostenerlo, che l’unica soluzione politicamente corretta è quella della nazionalizzazione della siderurgia, a partire da Piombino. Ma, fino a che i passi necessari non saranno compiuti, è necessario salvaguardare la sopravvivenza dei lavoratori coinvolti in questo disastro che scelte incompetenti e politicamente sbagliate hanno creato.
PER QUESTO È ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE CHE GOVERNO E SINDACATI SI ATTIVINO AFFINCHÉ :
- REBRAB FIRMI UN ACCORDO DOVE SI OBBLIGA A PROSEGUIRE PER ALTRI DUE ANNI DAL 1° LUGLIO 2017 AL 30 GIUGNO 2019 LE ATTIVITÁ IMPRENDITORIALI E A MANTENERE PER IL MEDESIMO PERIODO I LIVELLI OCCUPAZIONALI STABILITI ALL’ATTO DELLA VENDITA;
- O, IN ALTERNATIVA, CHE IL GOVERNO METTA IN ATTO ALTRE SOLUZIONI NORMATIVE PER ASSICURARE LA CONTINUITA’ DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI;
- SIANO RISPETTATI GLI ACCORDI (PRE JOB ACT) SOTTOSCRITTI PER LA PROROGA DEI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ FINO AL 30 06 2019;
- VENGANO ESTENSI GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI ANCHE PER I LAVORATORI DELL’INDOTTO.
C’è poi un’altra questione che riteniamo importante: dopo continuate insistenze, le organizzazioni sindacali territoriali hanno finalmente deciso di organizzare uno sciopero generale territoriale…. ma con manifestazione a Livorno, in appoggio ai lavoratori della Grandi Molini! Noi esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori che perdono il posto di lavoro e saremo sempre al loro fianco, ma crediamo sia evidente che la situazione di crisi e di lotta più significativa sia quella di Piombino. Non tanto per i numeri che coinvolge (la perdita di un posto di lavoro significa comunque sofferenza per l’interessato e diminuzione di diritti per tutti i lavoratori), ma perché la crisi della ex-Lucchini coinvolge e sconvolge l’assetto sociale di un intero territorio, trascinando con sé ogni altra attività. Insistiamo pertanto che la manifestazione si svolga a Piombino, organizzando attorno alla lotta delle ex-Lucchini tutte le altre realtà di lotta e di crisi ed esprimendo tutta la solidarietà possibile.
Coordinamento Art. 1 – Camping CIG
Faccio notare che siamo tanti in Val di Cornia che hanno perso il lavoro (nel caso mio azienda di Venturina) e posso assicurare non è fregato un beato c.….o a nessuno.
Solidarietà agli amici di Grandi Molini, si vede che loro sono di serie A.