Vera mancanza di sicurezza: chiusura punto nascita
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PIOMBINO 10 luglio 2017 — L’accordo Stato — Regioni del dicembre 2010, con la motivazione di ottimizzare le risorse e accrescere la qualità del servizio assistenziale, stabilì nella soglia sottostimata di 500 parti/anno il livello di sicurezza minimo per la garanzia di mantenimento dei punti nascita nei presidi ospedalieri. Il presidio ospedaliero di Piombino, con 281 parti nel 2016, rientrerebbe dunque nella sfera dei punti nascita a rischio chiusura, come già nel 2015, in occasione di una sua visita a Piombino, accompagnata dal consigliere regionale nonché ex sindaco piombinese Gianni Anselmi, paventò l’assessore alla sanità toscana, Stefania Saccardi. L’inevitabile reazione di fermento a tale dichiarazione, da parte della cittadinanza piombinese, indusse l’immediata presa di posizione del sindaco Giuliani, il quale annunciò tutto il suo impegno, assieme alle alte sfere regionali, per impedire la chiusura del reparto ostetricia nella nostra città. Siamo a metà 2017 e se da una parte il numero dei nuovi nati non é purtroppo aumentato in modo congruo alle linee guida del decreto Lorenzin, dall’altra é rimasto invariato il grado di criticità che ci espone al rischio di chiusura della nostra maternità, risultando per cui quantomeno inefficaci i tentativi di chi li aveva promessi puntualmente ai suoi cittadini. La sanità, come sancisce l’art. 32 della nostra Costituzione, è il primo servizio pubblico che uno stato civile deve garantire e in quest’ottica non può e non deve rispondere solo a logiche aziendalistiche di risparmio e utili. Per il Movimento 5 stelle Piombino, sempre in un giusto contesto di corretto utilizzo delle risorse e combattendo e abbattendo gli sprechi, l’accessibilità e la qualità sono gli unici punti di riferimento da prendere in considerazione nelle scelte organizzative da intraprendere, tanto più che il nostro livello di sicurezza non pare assolutamente minato da una statistica anomala o superiore alla media di eventi avversi o addirittura sentinella. Crediamo piuttosto che il vero efficeintamento dei servizi sanitari si possa raggiungere non tagliando, ma investendo nel mantenimento degli organici e magari nelle tecnologie. Senza entrare nel merito di altri spinosi argomenti, vorremmo ricordare anche che Piombino ha ancora un’unica strada di accesso, in estate congestionata e spesso bloccata dal passaggio turistico verso il porto. Chiudere il nostro punto nascita sarebbe la VERA mancanza di sicurezza per circa 300 donne ( e relativi bambini) ogni anno.
MoVimento 5 Stelle Piombino