Verificare come funziona l’accoglienza a Campiglia
CAMPIGLIA 9 luglio 2015 — La precarietà è determinata dalle condizioni in cui affrontano quei viaggi di cui la traversata in mare é solo l’ultimo tratto. A gestire i viaggi, come è ormai noto, sono veri e propri trafficanti di uomini che, con un’acribiosa organizzazione, coprono l’intero tragitto, suddividendolo in più parti la cui percorrenza è soggetta a un preciso tariffario.Una volta approdati sulle coste italiane, però, la situazione di certo non migliora. Il primo servizio che viene offerto si può definire quasi di ristoro perché permette alla persona di recuperare le energie necessarie ad affrontare l’impatto con il paese di accoglienza.In tutta la penisola si è sviluppato un sistema diffuso di centri, con cooperative, associazioni, soggetti vari già operanti nel terzo settore oppure del tutto improvvisati che hanno risposto all’appello, accogliendo migranti a fronte di una retta media di 35 euro al giorno di cui, 2,50 € sono destinati come pocket money ai migranti per i piccoli acquisti, il restante dovrebbe essere impiegato dalle cooperative o associazioni per fornire vitto, alloggio, sostegno psicologico, insegnamento della lingua etc.
Ci sono centri che in Italia accolgono, ospitano o trattengono stranieri hanno status giuridici differenti in relazione alle finalità per cui sono stati istituiti. La normativa che regola la nascita e il funzionamento di tali strutture è un insieme di disposizioni frammentate, contenute in una serie di leggi e decreti.Oltre alla cosiddetta accoglienza ordinaria, è stato chiesto alle prefetture di identificare luoghi temporanei dove piazzarli: di nuovo alberghi, palestre, palazzetti dello sport e altre strutture palesemente inadeguate.Il sistema finora adottato ha dato risultati parziali rispetto allo scopo prefissato. Ovvero quello di rendere autonomi i rifugiati al termine del percorso svolto. Il motivo dell’insuccesso sta nel fatto che oltre al vitto e all’alloggio in alcune situazioni non è stato fornito altro, cioè tutti quei servizi come l’insegnamento della lingua italiana e l’assistenza psicologica, necessari a far sì che una persona abbia gli strumenti giusti per poter cercare un lavoro e affittare una casa.Il M5S Campiglia M.dopo che nel mese di Maggio 2015,veniva ubicato sul territorio,in prossimità della stazione ferroviaria,un centro di accoglienza senza previa comunicazione ai cittadini, generando un certo allarmismo da parte degli abitanti, ravvisando l’assenza di un piano di integrazione dell’autorità comunale,si è prodigato a mettersi in contatto con i parlamentari M5S Colonnese Vega-Lorefice Marialucia-Brescia Giuseppe i quali hanno depositato presso il Ministero Dell’Interno in data 18 Giugno 2015 un Interrogazione a risposta scritta 4/09525 ed un’ispezione celere nei centri.
Visti gli ultimi episodi di “Mafia Capitale“che ci portano a pensare che la classe politica degli ultimi vent’anni ha trasformato la bontà dall’accoglienza Italiana in speculazione economica personale, preferiamo verificare di persona che siano assicurate condizioni di vita dignitose all’interno dei centri di accoglienza presenti nel Comune di Campiglia M.
Di seguito il link dell’interrogazione presentata dal M5S al Ministro dell’Interno.
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4%2F09525&ramo=CAMERA&leg=17
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