Verificare subito la gestione dei profughi alla Vivalda

SUVERETO 23 luglio 2015 — I migranti sono un fenomeno del nostro tempo che andrebbe affrontato con etica e responsabilità. Invece la gestione dei profughi sta divento un affare per soggetti privati e personaggi senza scrupoli, che poco hanno a che vedere coi valori dell’accoglienza e dell’integrazione. Anche i casi di Campiglia stazione e della Vivalda (Suvereto) sembrano confermarlo.
Nel caso del centro della Vivalda ci risulta che le condizioni in cui sono gestiti i migranti dall’Associazione Xenia non siano adeguate, non potendo essi disporre neanche di cose elementari come un adeguato cambio di biancheria dopo tre settimane di permanenza, i farmaci prescritti, il sapone e shampoo per la pulizia personale, addirittura un paio di ciabatte. Sappiamo che nella struttura nelle prime settimane è mancata la presenza costante di un mediatore culturale che permettesse ai cittadini migranti di capire quel che succede nel contesto che li ospita. Inoltre la neonata Associazione Xenia ha inviato alla prefettura di Livorno un organigramma contenente nomi di operatori privi di qualsiasi contratto. Non ci sembra di intravedere in questi comportamenti né competenza né tantomeno volontà di integrazione col territorio. Il Sindaco Parodi ha correttamente esercitato a nome della comunità il diritto a vigilare e controllare che le operazioni di accoglienza si svolgessero secondo criteri di legalità, di umanità, di civiltà, di giustizia, come previsto dalla normativa in vigore. In cambio ha ricevuto le invettive e gli attacchi di stampo politico dal presidente della Xenia Mauro Andreini.
Assemblea Popolare esprimendo solidarietà al sindaco, ritiene che i soldi pubblici debbano essere spesi meglio, per azioni di effettiva accoglienza e non per ingrassare qualche proprietario di immobili o qualche associazione nata apposta per buttarsi nel business dei migranti. Non è etico speculare sulle disgrazie delle persone.
Sarebbe bene che anche la Prefettura e tutte le autorità competenti facessero come il sindaco di Suvereto, cioè verificare il rispetto delle norme da parte dei gestori dei centri di accoglienza. Vorremmo anche sapere come mai il numero concordato delle persone da ospitare, che era inizialmente di 30, è lievitato fino a 42. Se per ogni migrante lo Stato Italiano eroga 35 euro al giorno, chi garantisce che una tale quantità di denaro venga correttamente e onestamente indirizzata verso l’obiettivo primario, che consiste inizialmente nell’aiutare persone che allo stato attuale non hanno la possibilità di soddisfare i loro bisogni primari e in seguito di favorire una loro integrazione nel territorio? Assemblea Popolare si unisce quindi alla richiesta di una verifica immediata e, se questa non sarà positiva, una revisione dell’affidamento di 42 cittadini migranti all’Associazione Xenia e che si adotti una strategia diversa nella gestione dei profughi, evitando di concentrare un alto numero di ospiti in una sola struttura, ma cercando strutture su tutto il territorio provinciale sul modello della casa – famiglia, dove un ristretto numero di ospiti possa trovare adeguate risposte ad un fenomeno come quello dei migranti che caratterizza sempre più il mondo contemporaneo.
Assemblea Popolare Suvereto