Via Cevital e poi soggetto siderurgico con garanzie

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 5 feb­braio 2018 — Domani pomerig­gio, mart­edì 6 Feb­braio alle ore 14.30, le seg­reterie di Fim-Fiom-Uilm sono state con­vo­cate a Roma dal min­istro Car­lo Cal­en­da al tavo­lo per la verten­za Afer­pi-Piom­bi­no Logis­tics dopo la riu­nione lam­po del­lo scor­so mart­edì.
Come rib­a­di­to da Fim-Fiom-Uilm durante l’assemblea di mer­coledì svol­ta al Per­ti­cale, in cui abbi­amo aggior­na­to i lavo­ra­tori dell’esito dell’incontro, ci aspet­ti­amo da parte del min­istro una decisa accel­er­a­ta alla verten­za per giun­gere all’allontanamento di un impren­di­tore che con la sua inadem­pien­za sta por­tan­do lo sta­bil­i­men­to ad una fine cer­ta.
Tutte le azioni messe in cam­po fino ad oggi dalle isti­tuzioni non sono state suf­fi­ci­en­ti all’auspicata ven­di­ta del­lo sta­bil­i­men­to da parte di Cevi­tal ad altro sogget­to siderur­gi­co.
Più volte abbi­amo sot­to­lin­eato che si deve dare una forte accel­er­a­ta per non trovar­si alla fine di una lun­ga azione legale a gestire solo mac­erie con pesan­ti ricadute occu­pazion­ali.
Domani pre­tender­e­mo dal min­istro che, coer­ente­mente con quel­lo che ha dichiara­to la scor­sa set­ti­mana, una vol­ta entra­to in pos­ses­so di tut­ti gli incar­ta­men­ti che ha richiesto al team di avvo­cati mes­si a dis­po­sizione dell’amministrazione stra­or­di­nar­ia, pro­ce­da con la richi­es­ta di insol­ven­za prospet­ti­ca al tri­bunale fal­li­menta­re entro il cor­rente mese.
Nel caso in cui ci trovas­si­mo in una nuo­va ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia, gli andran­no for­nite, tramite il Fon­do per le crisi delle gran­di imp­rese già stanzi­a­to dal­la prece­dente legge di bilan­cio, le risorse nec­es­sarie per far ripar­tire tut­ti e tre i treni di lam­i­nazione per arrivare ad un nuo­vo impren­di­tore che abbia l’obiettivo di tornare a pro­durre acciaio, uni­ca vera soluzione che può davvero per­me­t­tere di sal­va­guardare l’occupazione.
Dall’incontro di domani però pre­tendi­amo risposte chiare da parte del min­istro anche sul­la sal­va­guardia del pat­ri­mo­nio indus­tri­ale del­lo sta­bil­i­men­to.
In atte­sa del supera­men­to di Cevi­tal da parte del gov­er­no, non ci pos­si­amo per­me­t­tere e non per­me­t­ter­e­mo che allo sta­bil­i­men­to vengano sot­trat­ti beni irri­n­un­cia­bili per la garanzia del suo futuro, ossia il mer­ca­to delle Fer­rovie del­lo Sta­to e la pos­si­bil­ità di oper­are sul por­to e sulle ban­chine.
Il nuo­vo sogget­to che dovrà suben­trare dovrà avere la pos­si­bil­ità di poterne usufruire in modo da pre­sentare un piano indus­tri­ale che per­me­t­ta di sal­va­guardare tut­ta l’occupazione.
Esprim­i­amo anche pre­oc­cu­pazione, nel­la piena autono­mia del­la Mag­i­s­tratu­ra, del ris­chio che potrebbe ver­i­fi­car­si in mer­i­to alle indagi­ni sul­la pro­duzione di scaglie indus­tri­ali da parte dei treni di lam­i­nazione, inchi­es­ta attual­mente in atto a Piom­bi­no ma che potrebbe avere una valen­za in tut­to il ter­ri­to­rio ital­iano.
La con­vo­cazione di domani potrà essere giu­di­ca­ta pos­i­ti­va­mente da Fim-Fiom-Uilm soltan­to se davvero sarà data un’accelerata alla verten­za dan­do tem­pi cer­ti sull’allontanamento di Cevi­tal, garan­ten­do al nuo­vo sogget­to siderur­gi­co, oltre il sosteg­no di Cas­sa Deposi­ti e Presti­ti, le con­dizioni per una riparten­za dell’attività indus­tri­ale, sal­va­guardan­do il pat­ri­mo­nio esistente che va dalle con­ces­sioni, al mer­ca­to delle rotaie, alle nos­tre pro­fes­sion­al­ità.
In tut­to questo frangente il gov­er­no deve atti­var­si e garan­tire il red­di­to ai lavo­ra­tori, tramite tut­ti gli ammor­tiz­za­tori sociali nec­es­sari ad un’area di crisi com­p­lessa come la nos­tra, cer­can­do anche soluzioni stra­or­di­nar­ie per tut­ti quei lavo­ra­tori dell’indotto ora­mai ridot­ti allo stremo.

SEGRETERIE FIM-FIOM-UILM

(Foto di Pino Bertel­li)

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