Viaggio nella cultura del degrado

Si può acquistare anche in tabaccheria e per 15 euro si ha una guida di Piombino che, tra l’altro, promette di introdurci nei luoghi della cultura cittadina offrendoci la conoscenza di ciò che incontreremo. Ed il viaggio sulla strade che ci vengono suggerite offre davvero innegabili motivi di apprendimento. Lo sta dimostrando un’inchiesta a puntate che ha iniziato Giorgio Pasquinucci sul Tirreno. Il giornalista ha acquistato il volume, edito da Vanni, e ha vestito i panni del turista percorrendo le strade che la guida indica. Il viaggio non è stato esattamente una passeggiata nel bel mondo del patrimonio culturale della città, ma si è rivelato fin dai primi passi un’escursione nei luoghi dell’incuria e dell’abbandono. Una bocciatura senza mezzi termini per chi colpevolmente continua a lasciare nel degrado quelle che davvero dovrebbero essere ricchezze aperte al turismo. Il primo impatto del cronista è con quel che resta delle mura leonardiane addossate alle quali fanno mostra di se cassonetti, carcasse di motorini, un vecchio materasso abbandonato. E peggio ancora quando ci si avventura alla ricerca dei bastioni leonardeschi che rivelano gravi segni di cedimento e che, nel vicolo che dà sul mare, lasciano sbalorditi per l’incuria, la sporcizia, le erbacce. Il degrado non risparmia poi la piazzetta davanti alla chiesa della Misericordia che Pasquinucci così descrive: “assediata da auto ed ambulanze, rovinata dal casotto e dal grande scivolo che porta al parcheggio depilata e resa un non luogo”.