Vicenda Asiu da drammatica a grottesca

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pervenuta in redazione

SUVERETO 24 luglio 2015 — La vicen­da ASIU, sta assumen­do in questi giorni da con­torni dram­mati­ci a grotteschi, legati alle nomine del nuo­vo cda.
Asiu e’ una soci­eta’ di fat­to fal­li­ta, con un bilan­cio 2014 chiu­so con oltre 700 mila euro di deficit e con oltre 30 mil­ioni di deb­iti: 6 mil­ioni di deb­iti solo nei con­fron­ti dei for­n­i­tori a cui si aggiun­gono quel­li con le banche, gli ammor­ta­men­ti degli impianti (TAP e CDR) e la fideius­sione per il post mortem del­la attuale dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano.
La nom­i­na del con­sigliere Olmo, mai sta­ta ogget­to di dis­cus­sione nell’assemblea dei soci, ma piovu­ta dall’alto poche ore pri­ma del­la votazione, alla luce del art. 6 del­la Legge Madia (114/2014) risul­ta appun­to grottesca. Il sin­da­co di Piom­bi­no pri­ma dichiara che i legali di Asiu stan­no facen­do appro­fondi­men­ti sul­la com­pat­i­bili­ta’ e poi in un comu­ni­ca­to stam­pa con­giun­to con il sin­da­co Campiglia M.ma, beat­a­mente affer­ma che sape­va tut­to dell’incompatibilita’ di Olmo gia’ pri­ma del­la nom­i­na ma ha deciso di inserir­lo nel cda per un anno a cos­to zero.
“Da socio di Asiu e da cit­tadi­no” inter­viene il Sin­da­co Giu­liano Par­o­di “mi sen­to un po’ pre­so in giro, vis­to che nell’assemblea del 15 luglio, dove si sono votate le nomine, ques­ta ques­tione non e’ mai usci­ta fuori e tan­to meno la gra­tu­ità del­la prestazione di Olmo, anzi e’ sta­ta riman­da­ta ad assem­blea suc­ces­si­va la ripar­tizione dei com­pen­si.”
“Per­sonal­mente vista la grav­ità del­la situ­azione economica/finanziaria di ASIU” con­tin­ua il sin­da­co di Suvere­to “non sen­to la neces­sità di un pen­sion­a­to, che in maniera volon­taria ven­ga a prestare la sua opera nel c.d.a, ma per il bene dei cit­ta­di­ni e dei lavo­ra­tori vor­rei un pro­fes­sion­ista com­pe­tente nel set­tore anche da remu­ner­are, ma che risol­va i prob­le­mi.”
La situ­azione deb­ito­ria di ASIU ha fat­to fare mar­cia indi­etro a SEI Toscana, che dal 1° di agos­to, come gia’ sta­bil­i­to da decre­to del diret­tore di Ato­Sud, non acquis­terà nes­sun ramo di azien­da di ASIU, ma pro­por­rà di affitare per­son­ale e mezzi fino a quan­do i con­ti del­la parte­ci­pa­ta non ritorner­an­no con il seg­no pos­i­ti­vo. Il che sig­nifi­ca due cose: che i lavo­ra­tori non passer­an­no in SEI Toscana e che questo proces­so di affit­to e di insi­curez­za per loro si pro­trar­rà per i prossi­mi 3 anni.
Questo sce­nario dram­mati­co, sot­to­va­l­u­ta­to e taci­u­to per trop­po tem­po dai Sin­daci, ora si pale­sa con tutte le sue dif­fi­coltà. Il nuo­vo cor­so del Pres­i­dente Cara­mas­si, nel sol­co di Murzi, non promette niente di buono: costru­ire dis­cariche per riem­pir­le di rifiu­ti spe­ciali e peri­colosi puo’ essere anche un busi­ness red­di­tizio che richiede però onerosi inves­ti­men­ti iniziali da fare con cap­i­tali pub­bli­ci (oltre 25 mil­ioni di euro per costru­ire la dis­car­i­ca sul­la Li53, oltre 3 mil­ioni di euro per il “cono rovescio” , sen­za con­tare le fide­jus­sioni che devono essere ver­sate a garanzia del­la chiusura a fine vita) e tem­pi autor­iz­za­tivi lunghi che, una soci­eta’ al col­las­so come ASIU e i suoi soci non pos­sono per­me­t­ter­si.
“Mi aspet­ta­vo” con­clude Par­o­di “nelle prime dichiarazione del nuo­vo Pres­i­dente soluzioni a breve ter­mine per dare ossigeno alle casse di ASIU e soprat­tut­to un piano fat­ti­vo di ristrut­turazione del deb­ito.”

Giu­liano Par­o­di, Sin­da­co di Suvere­to

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