Viene in mente l’orchestra del Titanic
PIOMBINO 15 febbraio 2019 — Mai come in questi ultimi tempi si sta assistendo ad un vuoto preoccupante di buone idee per il nostro territorio. Come associazione ambientalista, cittadini, genitori ed amanti delle nostre terre cerchiamo di diffondere e far comprendere quanto sia importante la difesa del territorio, dell’aria e dell’acqua da cui dipendiamo. Pare che queste non figurino più tra le priorità di nessuna agenda politica di nessun genere; tutto viene finalizzato all’adesso e subito, al triste guadagno economico e di sparuti consensi.
Ci sono realtà, in Europa, che ci hanno dimostrato come dalle difficoltà si può uscirne meglio di prima grazie anche ad una visione di lungo raggio e a molta buona volontà e fantasia nel proporre soluzioni. Cosa, questa, che pare manchi totalmente in Val di Cornia, dove si lega ancora il futuro, magari roseo, ad una rinascita totale delle industrie pesanti, senza rendersi conto che forse i tempi sono e stanno realmente cambiando (viene in mente l’orchestra del Titanic!).
In attesa, molto probabilmente lunga, di capire se e quando l’area industriale ( SIN) sarà bonificata, si carica il nostro comprensorio di una bomba ecologica come il raddoppio della discarica RIMateria, tra l’altro in maggioranza ormai a gestione privata (il pubblico ha abdicato, come purtroppo in molti altri campi del sociale in Italia ed Europa).
Con un’ultima variante urbanistica, il Comune di Piombino autorizza la creazione di un’area di trattamento di rifiuti pericolosi e non (Soc. Wecologistic), a ridosso di RIMateria, aumentando il carico di problematiche, anziché alleggerirle!
Intanto sono iniziati i lavori per le sei pale eoliche lungo il litorale, ai confini dell’area industriale. Duole, aver sentito tirare in ballo la nuova proprietà della ex Lucchini da alcuni esponenti sindacali locali. Noi crediamo che come sia fuorviante sperare che la nuova discarica RIMateria serva esclusivamente per il futuro ad una eventuale area a caldo, allo stesso modo non sia serio cercare di far “ingoiare” anche questo rospo, dicendo che sarà un aiuto alla nuova proprietà.
Questo perchè il progetto eolico, ex FERA, risale al 2013, ben prima della crisi della Lucchini, e si ricorda che il progetto iniziale, a cui ben pochi con noi obiettarono, prevedeva almeno un altro parco eolico in loc. Pianacce e sopratutto altre pale sparse per l’intera V.di C.
Ci fa strano sentire parlare di ambiente e cambiamenti climatici, a personaggi che fino ad un recente passato avevano solo critiche a cittadini ed associazioni che si battevano per un territorio meno inquinato dalle attività industriali! Chi ha auspicato di posizionare pale eoliche in ogni dove, isolotti di Palmaiola e Cerboli compresi, gli ricordiamo che sono aree protette all’interno del Parco dell’Arcipelago Toscano (ZSC e ZPS) e che pertanto pur essendo energia pulita e ben auspicabile, esistono dei regolamenti ben precisi a tutela di aree paesaggisticamente sensibili all’interno dello stesso piano paesaggistico toscano, che molti esponenti politico sindacali fanno finta, oppure proprio non conoscono!
Vorremmo fermarci qui , ma la perversione continua! Ormai è palese che si vuole creare un distretto minerario nel nostro disatrato territorio. Arriviamo al nefasto progetto della Soc. Solvay S.p.a. e Cave di Campiglia, ovvero la loro intenzione di ampliare i loro confini di cava, nonostante la crisi di mercato, per cancellare buona parte di un Sito di Interesse Comunitario ( SIC di Monte Calvi) che purtroppo in pochi , amministratori compresi, conoscono.
Siccome il veleno è nella coda, è di questi ultimi giorni la conferma di voci che circolavano da settimane, ovvero il tentativo, in parte già andato a buon fine, di Enel Green Power, di acquistare terreni agricoli da piccoli privati per impiantare un campo di circa 80 ettari di pannelli solari; questo ancora nel Comune di Piombino a poche centinaia di metri in linea d’aria dalla nuova discarica. Si sottrae spazio alla piccola agricoltura, quella di qualità e si consuma nuovo territorio, alla faccia, come dicevamo dei piani terriroriali e dello stop al consumo di terreno vergine.
Abbiamo una proposta però in merito, visto che la ex centrale Enel di Tor del Sale a breve sarà bonificata. Perché non impiantare lì i pannelli fotovoltaici e, come proponemmo a suo tempo, fare un polo di ricerca sulle energie rinnovabili? Si eviterebbe così un altro probabile sfregio al nostro territorio, ovvero che in tempi brevi qualcuno proponga un uso della ex centrale per l’ennesima speculazione edilizia ad uso recettivo, sciacquandosi la bocca con le parole sviluppo, fututo, nuove opportunità!
Aspettiamo veramente nuove idee e vero coraggio, perchè per adesso, parafrasando Franco Battiato, ”.… la primavera intanto tarda ad arrivare!”.
Stefano Gualerci, Vice Presidente WWF Livorno
(Foto di Pino Bertelli)