Villamarina: posti sul tetto disponibili
PIOMBINO 4 ottobre 2015 — L’intenzione di chiudere il Punto Nascita dell’Ospedale di Piombino, raccontata da una notizia fresca di stampa, sembra essere una sciocchezza a norma di Legge. Essa prevede, infatti, che i reparti di quel tipo, che aiutano un numero di parti all’anno inferiore a 500, debbano essere chiusi, e Il Punto Nascita della città ne conta quest’anno meno di duecento. Non ci si aspetta che, lontani da una qualsivoglia tornata elettorale, qualche politico locale in vena di colpi di teatro salga sui tetti di Villamarina a protestare, ma che almeno vengano prese a fischiate le motivazioni accessorie dette a sostegno del progetto, quello si. Si legge, infatti, che in fondo non sarebbe un gran danno lo spostamento del reparto a Cecina perché questa città è vicina a Piombino, e quindi le utenti non ne avrebbero un gran disagio. Sarà così, ma provate a dire a un cittadino di Monza che deve portare la moglie a partorire a Bergamo, che dista appunto gli stessi cinquanta chilometri che dividono Piombino da Cecina, e poi vediamo quello che succede. Non sarebbe difficile dimostrare che la scarsità di nascite a Piombino e dintorni è strettamente collegata alla gravità della crisi siderurgica che ormai da anni attanaglia il territorio, cosa che, avendo portato insicurezza del futuro nelle case, inibisce la voglia di ingrandire la famiglia. Circostanze, queste, provocate come sappiamo dall’inadeguatezza dei politici che ora si appellano al freddo dettato della Legge per privare i cittadini di un servizio importante. Se sono ilari nelle foto pubblicate i politici seduti nelle stanze dei bottoni che annunciano che indietro, ormai, non si torna, sono perfettamente inutili le raccolte firme contro i tagli alla Sanità che, come sempre, finiranno in fondo a un cassetto. In un paese “sordo” e non più “democratico ”come questo, noi del Meet up Suvereto, Meet up Storico Campiglia e Meet up San Vincenzo Sassetta, cerchiamo di combattere questa battaglia puntando il dito sui veri responsabili, ovvero i politici che hanno amministrato il territorio negli ultimi venti anni. Non c’è niente di cui sorridere, se nel proprio paese di provenienza, le nascite stanno diminuendo, il lavoro non c’è più, le attività commerciali chiudono, il paese invecchia, i giovani se ne vanno, i servizi primari vanno scomparendo. Sarà l’autunno, sarà il grigiore della fabbrica, ma Piombino ormai è sulla strada della depressione e del degrado, che fa scintille al confronto con i selfie degli occupanti le poltrone importanti mentre brillano nel loro splendore.
Meetup Suvereto
Meetup Sassetta/San Vincenzo
Meetup Storico Campiglia Marittima
E’ vero, Piombino ormai è destinata ad un lento ed inevitabile declino in tutti i suoi ambiti: sanitario, industriale, economico e chi più ne ha ne metta. La concentrazione dei servizi segue sempre, ancora oggi, la logica dei campanili e Piombino, nelle provincie che non dovrebbero più esistere, subisce lo smantellamento di ogni cosa essendo la periferia della periferia di Livorno e ancor di più della regione. Abbiamo l’illusione che eleggendo nostri rappresentanti politici e mettendoli nelle stanze dei “bottoni” si ottenga qualcosa; ma non è così e la realtà ce lo dimostra. E’ giusto protestare e sacrosanto indignarsi ma se non viene alzato il livello del dissenso e, permettetemi, della protesta difficilmente usciremo dalla logica dello smantellamento dei servizi sanitari che 60.000 c.a. abitanti della Val di Cornia, per la logica sopra esposta non meritano. E per finire un commento amaro ma che racchiude in sè il succo della logica che porta a fare scelte dannose per i cittadini periferici: estrapolando un dialogo da un film famoso:” Ma Sire perché? perchè i morti non costano nulla!”.