Vincitori, vinti e responsabilità
PIOMBINO 5 dicembre 2016 — Il referendum costituzionale si è concluso, finalmente, e con esso tutta la campagna elettorale.
Innanzitutto desideriamo ringraziare i cittadini piombinesi che nella giornata di domenica 4 dicembre si sono recati alle urne ad esercitare il proprio diritto di voto. Ebbene sì, il diritto di voto: l’affluenza è stata molto alta, segno inequivocabile di partecipazione, su entrambe le fazioni. Desideriamo ricordare di nuovo che le votazioni riguardavano un referendum avente ad oggetto la modifica della nostra carta costituzionale, una modifica che l’avrebbe stravolta per sempre e che avrebbe contribuito a limitare il potere dei cittadini, in nome della tanto decantata “governabilità”.
Gli italiani hanno detto NO, forte e chiaro. La personalizzazione non ha funzionato, né tantomeno la campagna referendaria a colpi di facili slogan, distribuzione a tappeto di volantini che inneggiavano al “cambiamento” effimero per cercare di convincere il popolo che il Paese avrebbe risolto tutti i suoi problemi. Non è servito nemmeno il tentativo di dividere in categorie i sostenitori del Sì (imprenditori, operai e persino la Chiesa), né tantomeno la visita di Renzi.
Tuttavia ringraziamo ugualmente chi ha votato Sì convintamente, evitando di cadere nella paura del “e dopo se vince il no…?”., animati da un sincero spirito di rinnovamento.
Ringraziamo però in modo particolare tutti coloro che hanno difeso la Costituzione, unico e vero argomento in discussione. È stata salvaguardata a garanzia di tutti.
La modifica della Costituzione non è una missione impossibile da realizzare, ma occorre che sia espressione della più estesa parte dei cittadini italiani. Soprattutto occorre sottolineare che il vero cambiamento non passa dalla Costituzione, bensì da ben altre priorità e problemi che affliggono il nostro Paese da troppo tempo e che tali sarebbero rimasti.
Gli italiani con la vittoria del No hanno chiesto a gran voce di partecipare, hanno rivendicato la propria sovranità e non hanno chiesto nessun leader che decida per loro.
Grazie quindi a tutte le forze politiche che in questa campagna referendaria si sono impegnate affinché fosse approfondito l’argomento, organizzando incontri, banchetti, eventi, ecc. Crediamo di aver fatto tutto quello che ci è sembrato possibile utilizzando i nostri semplici ed economici strumenti.
Nel Comune di Piombino ha vinto il “forse”, in controtendenza rispetto al dato nazionale, attestando il Sì al 52% e il No al 48%, con una differenza di soli 810 voti circa. Ci auguriamo che la devastante crisi economica che da anni attanaglia il nostro territorio non abbia influito sul risultato, attraverso una non meglio motivata ricerca di stabilità amministrativa. Siamo comunque fieri di questo risultato, analizzato quartiere per quartiere e in un territorio complicato e provato come il nostro.
Torniamo quindi, proprio a questo proposito, ai reali problemi che affliggono Piombino: domani MARTEDI’ 6 DICEMBRE, si terrà un Consiglio Comunale aperto, monotematico, su “AFERPI”, richiesto congiuntamente da tutte le forze politiche di opposizione.
Ricordiamo anche che, poco prima del referendum, il “salvatore REBRAB” ha congelato le sue intenzioni riguardo alla costruzione del forno elettrico e, di conseguenz, sul rispetto degli impegni assunti. Questo territorio è amministrato e gestito dalla stessa forza politica da 70 anni, sia a livello strettamente locale, sia regionale, pertanto intendiamo riportare la nostra amministrazione comunale, la Regione e il Governo, alle proprie responsabilità.
Altrimenti queste responsabilità su chi ricadranno?
Non certo su chi ha votato No al referendum.
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO