Vini DOCG: a Borgovino brilla la stella di Suvereto
SUVERETO 31 luglio 2015 — Otto vini rossi di cinque aziende suveretane al top della produzione enologica. Sono le bottiglie a marchio “DOCG Suvereto”, la denominazione di origine controllata e garantita che porterà in giro per il mondo il nome di Suvereto, unendo marketing aziendale e promozione territoriale.
I vini sono stati presentati il 25 luglio scorso durante la manifestazione Borgovino organizzata dall’Amministrazione comunale al Ghibellino di Suvereto, trasformato per l’occasione in una sala di degustazione alla quale hanno partecipato giornalisti, ristoratori, esperti e altri operatori del settore.
La presentazione, condotta da Eric Morlot, ha visto l’introduzione del vicesindaco e assessore all’agricoltura Jessica Pasquini e l’intervento dei cinque produttori, oltre ai commenti degli esperti. Le aziende che hanno intrapreso la produzione di vini a marchio DOCG sono Fralluca, il Falcone, Petricci e Del Pianta, Bulichella, Gualdo del Re.
Durante la degustazione tutti hanno sottolineato lo stretto legame tra vino e territorio e le potenzialità del vigneto locale, sia sulla linea di una ulteriore valorizzazione della tradizione (Sangiovese) che su quella dell’affermazione dei vitigni internazionali (Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc), ma soprattutto su quella di un “assemblage” che sembra assicurare i risultati più importanti sul piano della qualità e della distintività del prodotto.
“E’ stato molto interessante constatare durante questi 2 anni il continuo progresso, da un punto di vista qualitativo, da parte dei produttori aderenti alla DOCG di Suvereto.” interviene Eric Morlot “abbiamo assaggiato dei vini ad un ottimo rapporto qualità/prezzo. I vini sono stati molto apprezzati anche da una parte di pubblico internazionale, presente in sala, durante la degustazione. Sono sempre più convinto che la strada intrapresa dai produttori aderenti alla DOCG Suvereto è quella giusta.”
“Mi auguro” continua il Sindaco Giuliano Parodi “che nei prossimi anni, molti più produttori aderiscano alla DOCG e perché no, una DOCG Suvereto che si amplia con tutti i comuni della Val di Cornia. Bisogna, ovviamente, continuare nella ricerca della qualità, nella cura degli assemblage, e nel perseverare con una cultura BIO ad ampio spettro.”
“In un mondo e in un mercato sempre più globalizzato – ha concluso Jessica Pasquini – la specificità dei territori in termini di suolo, clima, lavorazioni e tradizioni può rappresentare la carta vincente per l’affermazione di vini ben riconoscibili e di alta qualità che siano da volano per tutte le produzioni locali”. Con questa iniziativa la città del vino di Suvereto si configura sempre più, per qualità e quantità della produzione, come la capitale del vino in Val di Cornia e – come hanno sottolineato Morlot e gli altri critici – una stella enologica della costa toscana, in grado di inserirsi come terzo polo tra le due località già famose di Bolgheri a nord e di Montalcino a sud.”
UFFICIO STAMPA COMUNE DI SUVERETO