Voglia di carriera di Parodi a due anni dalle elezioni
SUVERETO 3 agosto 2017 — È certamente vero che le aspirazioni sono fatti naturali degli uomini, ma in questo caso davvero si cerca di portare tutto oltre i limiti senza curarsi delle situazioni oggettive e dell’esempio che è stato portato.
La conquista del governo di Suvereto non l’ha fatta Parodi e la sua ultra mista lista civica, che raccoglie le più svariate correnti politiche, ma è stata regalata da scelte sbagliate che il PD locale e la sua Federazione fecero a suo tempo, ratificate dal voto dei suveretani.
Non ci sentiamo quindi di riconoscere nessun particolare merito all’attuale maggioranza per aver, per cosi dire, conquistato il campanile, ma solo l’intenzione di alcune delle persone che avevano lottato contro la scelta, che l’allora dirigenza del partito democratico fece, di voler rimanere insieme contro chi il Comune voleva smantellarlo.
Poi non dimentichiamo che Parodi fin dalla sua nomina non ha fatto altro che sputare veleno e offese verso tutti quelli che non la pensavano come lui, con un solo nemico da battere, il PD. Per fare questo ha cercato con ogni mezzo di denigrare i consiglieri di minoranza durante le sedute del consiglio comunale, giungendo fino ad impedire la parola. Nella realtà è anche peggio, perché non ha fatto l’amministratore ma ha cercato di mantenersi un ruolo da capo-popolo che nessuno gli aveva affidato, puntando ad una cosa sola: dividere Suvereto ed i suveretani. Nella parte amministrativa è solo vissuto di rendita non portando nessuna novità, ma anzi peggiorando tutti i settori. Per fare un esempio, nella parte culturale ha chiuso la biblioteca, il museo della Rocca e ha trasformato quello della Bambola in ufficio turistico.
Qualche tempo fa le mire di Parodi si erano rivolte alla poltrona di presidente di Provincia, oggi si indirizzano su Piombino e lo portano a dichiarare che l’esempio Suvereto dimostra che si può sconfiggere il PD e quindi se uniamo le forze da destra a sinistra si può vincere nella roccaforte. Ci permettiamo di vedere le sue armi molto spuntate, perché i regali tipo “fusione Suvereto” non sono più in campo e oggi gli obiettivi sono lavorare per il futuro, senza esclusione di nessuno, ma aperti a chi intende confrontarsi mentre i cittadini sapranno chiudere le porte a chi si ritiene unico portatore della verità e nega il dialogo e il confronto. Sono molti a Suvereto che si sono accorti della nullità di questo mandato amministrativo e soprattutto non sopportano più questa divisione tra cittadini di pensieri diversi, perché la storia di Suvereto non è questa e insieme sapremo ricostruire quel senso unitario che ci faccia camminare in avanti.
Un sindaco che quasi due anni prima della scadenza del suo mandato si propone pubblicamente di occuparsi di un altro Comune denota carenza di requisiti di serietà, e mortifica l’istituzione suveretana, perché è evidente che la sta utilizzando solo per finalità politiche personali diverse dall’interesse della comunità.
Queste sono alcune considerazioni che evidenziano le voglie di carriera di Parodi e di persone che agiscono come lui, dimostrando che in politica le cose sono serie ed i cittadini non possono esser presi in giro. L’esempio mortificante che Parodi sta dando siamo certi che altri Comuni, non solo Piombino, sapranno non raccogliere.
La vera democrazia nello svolgere il governo del territorio sarà la prima negazione verso velleità che vorrebbero far morire la politica verso accozzaglie inconcludenti, noi siamo certi che insieme potremo aiutare a superare ritardi o errori e siamo certi che sarà proprio la democrazia e il sano confronto a sconfiggere ambizioni faziose.
Partito Democratico — Circolo Norma Parenti- Suvereto