Volontariato moderno e feudalesimo medievale
SAN VINCENZO 24 giugno 2015 — Riempie d’orgoglio non solo i sassetani il fatto che essi abbiano contribuito con la loro opera di volontariato a pulire le strade allo scopo di non appesantire ulteriormente l’esangue cassa comunale. Cio’ fa anche il paio con la medesima circostanza verificatasi poco tempo addietro a Suvereto i cui abitanti si sono prestati a rimettere nella loro funzionalita’ ben 60 km di sentieri boschivi facendo risparmiare al Comune oltre 400 mila euro.
Quello che non quadra è parte della dichiarazione del Sindaco di Sassetta a commento, riportata in virgolettato dal Tirreno, dove si legge:
“E mi fa credere che forse a Sassetta non ha mai attecchito la mentalità che al giorno d’oggi pervade molte comunità d’Italia: quella secondo cui tutto quanto sia e debba essere, poiche’ le tasse si pagano per questo, di competenza del Comune”.
Parrebbe di capire che il cittadino che pretende i servizi per i quali paga le tasse sia un tipo bislacco.
Il virgolettato riassume mirabilmente il nocciolo del pensiero unico degli amministratori del nostro tempo che siedono sugli scranni pubblici europei e a cascata da tutte le parti, dal Mar Baltico fino ai nostri confini africani. Esso è il ritorno in forze del feudalesimo medievale, dove il cittadino era tenuto a pagare balzelli al signore del villaggio senza pretendere nulla in cambio e dicendo anche grazie. È la linea guida teorica che ha portato al Trattato di Dublino, dove i clandestini devono tenerseli tutti i Paesi del Sud Europa e pure mantenerli; che ha portato gli enti pubblici a privatizzare l’acqua pubblica e a costringere i cittadini a pagare di piu’ se consumano meno; che ha portato al Job’s Act, dove si aumenta l’occupazione facendo lavorare due persone dando loro la metà dello stipendio che prima prendeva uno solo; che stampa denaro su un pezzo di carta al costo di un centesimo, dice che vale cento euro e poi lo presta a caro prezzo ai privati e lo concede gratuitamente alle banche.
Ecco, è per combattere questo risbocciare del seme del Medioevo che esiste il Movimento Cinque Stelle, seme antistorico e malvagio che ormai intacca anche le menti piu’ insospettabili.
Meetup Cinque Stelle San Vincenzo / Sassetta