Votiamo la variante per non fornire alibi a Rebrab
PIOMBINO 27 ottobre 2016 ‑Le forze politiche che formano la maggioranza, cui i cittadini alle ultime amministrative hanno affidato la responsabilità di governare la città di Piombino voteranno a favore dell’adozione della cosiddetta variante Aferpi nella prossima seduta del Consiglio comunale di Piombino. Lo faremo perché non condividiamo semplicemente la modifica a degli strumenti urbanistici ma perché vogliamo che il progetto Aferpi-Cevital nella sua interezza sia realizzato al più presto, nell’interesse dei lavoratori e delle imprese, dell’economia e dell’ambiente. Ciò che ci muove è in prima istanza l’esigenza di ricreare quel lavoro che inevitabilmente sarà perso con la ristrutturazione dell’industria siderurgica verso assetti più compatibili con l’ambiente e le aspirazioni ad un assetto economico diversificato. Questo nella sostanza ci chiedono migliaia di famiglie da troppo tempo in difficoltà. E questo vogliamo fare.
Fin troppo tempo si è perso soprattutto per le incertezze della proprietà ed è uno dei nostri obiettivi non fornire alcun alibi a chi oggi è chiamato a fare l’investimento. Il messaggio all’azionista, Issad Rebrab, e al mondo bancario, deve essere chiaro: ora tocca a loro predisporre il piano finanziario mettendo in sicurezza continuità produttiva e investimenti e partire coi lavori.
Chi intendesse ancora leggere in maniera conflittuale il rapporto fra ambiente e lavoro finirebbe per collocarsi fuori dalla storia. Il motivo principale per cui fin dall’inizio abbiamo detto sì al progetto Aferpi è che, oltre a garantire il mantenimento di tutti i posti di lavoro, sceglieva un assetto produttivo con un minore impatto ambientale che si allineava alla scelta che ormai da tempo il Comune di Piombino aveva compiuto di allontanare progressivamente la fabbrica dalla città, contestualmente riducendo l’occupazione di suolo da parte della siderurgia.
Tant’è che a fronte di una richiesta da parte dell’azienda di una parte dell’area del cosiddetto “Quagliodromo” per il posizionamento di binari che, per ragioni tecniche, non sarebbero potuti essere collocati altrove, proprio in forza di quello spostamento verso quell’area di tutti impianti, l’amministrazione con questa stessa variante predispone la liberazione di ulteriori aree più prossime alla città che usciranno dal perimetro industriale. A fronte di una previsione che occuperà le nuove aree, solo per le infrastrutture e non per ulteriori impianti, la città potrà recuperare 145 ettari, che potranno essere utilizzati per riconnettere al tessuto urbano territori oggi degradati e sviluppare attività diversificate in collegamento con il porto, offrendo nuove prospettive occupazionali.
Ci convince inoltre la scelta politica di subordinare una pianificazione definitiva di tutta l’area attualmente interessata dall’agroindustriale ad una più precisa e dettagliata progettazione da parte dell’azienda. Intendiamo utilizzare la variante e i nuovi assetti industriali per mettere in campo un progetto di rigenerazione urbana di interi quartieri troppo a lungo sacrificati dalla presenza di impianti inquinanti. Noi non diamo nessuna concessione in bianco e, se la progettazione di quell’area non ci convincesse perché non coerente rispetto alle caratteristiche di una zona che insiste fra le aree retro portuali, il centro urbano e il quartiere Cotone-Poggetto, saremmo pronti a proporre una sua delocalizzazione.
Consapevoli dell’importanza dei problemi che si rifletteranno sul futuro di Piombino, proponiamo un tavolo di confronto fra tutti gli attori, dove le diverse posizioni possano essere ascoltate e valutate per portare un contributo ai prossimi livelli di implementazione del progetto. Noi pensiamo che così come la massima partecipazione della città e di tutte le sue componenti e rappresentanze è stata fondamentale per evitare una catastrofe annunciata sarà altrettanto decisiva per governare questa ulteriore delicata fase di transizione che dovrà traguardarci alla concretizzazione di tutti gli impegni che l’azienda ha assunto davanti alle istituzioni e davanti a tutta la comunità.
Per il Partito Democratico Ettore Rosalba
Per Spirito Libero Andrea Fanetti
Per Sinistra per Piombino Luciano Giannoni