Voucher per le piccole e medie imprese
PIOMBINO 15 novembre 2014 — Novità in arrivo per le piccole e medie imprese che intendano investire sulla modernizzazione e sull’informatizzazione delle proprie aziende.
Con il decreto interministeriale del 24 settembre 2014, adottato dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata data attuazione all’art. 6, co.1, del dl 145/2013, relativo all’istituzione di un voucher per favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese. Il decreto interministeriale è finalizzato alla definizione di uno schema standard di bando e delle modalità di erogazione dei contributi (per leggere clicca qui).
La dotazione finanziaria complessiva (100.000.000,000 €) è ripartita tra le Regioni in misura proporzionale al numero delle imprese registrate presso le Camere di commercio territorialmente competenti ed è posta a carico, alternativamente, della proposta nazionale relativa alla prossima programmazione 2014/2020 dei Fondi Strutturali comunitari o della collegata pianificazione degli interventi nazionali finanziati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione e del Fondo di rotazione. Nei limiti di tale dotazione, i voucher possono essere erogati in misura non superiore ai 10.000€ per richiedente e sono finalizzati all’acquisto di software, hardware o servizi di consulenza specialistica: è importante a tal proposito sottolineare che l’acquisto dovrà essere effettuato obbligatoriamente dopo l’assegnazione del voucher e che pertanto il voucher non potrà coprire i costi di mezzi acquistati in un momento anteriore. L’obiettivo è quello di consentire alle imprese interessate di migliorare l’efficienza aziendale, modernizzare l’organizzazione del lavoro anche attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità (tra cui il telelavoro), sviluppare soluzioni di e‑commerce, garantire la connettività a banda larga e ultralarga e il collegamento alla rete Internet, soprattutto laddove l’accesso tramite rete terrestre è impedito dalle condizioni geomorfologiche o dove gli interventi infrastrutturali risultino poco sostenibili economicamente o non realizzabili, ed infine la formazione qualificata del personale nel campo ICT (Information and Communication Technology). I soggetti destinatari sono quelle micro, piccole e medie imprese che abbiano sede locale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e siano iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente: inoltre, non devono essere sottoposte a procedura concorsuale e non devono trovarsi in stato di fallimento, liquidazione anche volontaria, amministrazione controllata o concordato preventivo, né in altre situazioni considerate equivalenti dalla normativa vigente. Altre limitazioni riguardano la necessità che tali imprese non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per le spese oggetto del voucher e che non abbiano ricevuto e non rimborsato o depositato su un conto bloccato aiuti considerati dalla Commissione illegali ed incompatibili col mercato comune. Nella domanda di presentazione le imprese devono dichiarare che l’importo del voucher richiesto non è tale da superare il massimale “de minimis” di loro spettanza. Tale domanda, relativa all’istanza di accesso all’agevolazione, deve essere esclusivamente presentata per via telematica, attraverso la procedura informatica resa disponibile sul sito Internet de Mise.
Il Ministero potrà effettuare controlli e ispezioni per verificare l’effettiva acquisizione dei beni e servizi oggetto del voucher, il rispetto delle condizioni per la fruizione e il mantenimento dell’agevolazione, la veridicità delle informazioni e delle dichiarazioni e la sussistenza e la regolarità della documentazione prodotta. Laddove il Ministero riscontri la mancanza di uno o più dei requisiti richiesti, o il mancato rispetto di termini e modalità, disporrà la revoca dell’agevolazione.